Non a tutti piacciono, eppure sono utilissimi. Parliamo dei chatbot, ovvero gli assistenti digitali che offrono informazioni e servizi, ricreando un’interazione molto simile a quella fra esseri umani. Basati sull’intelligenza artificiale, i chatbot sono infatti capaci di sostenere una conversazione con un utente, rispondendo alle sue domande in modo automatico e senza l’intervento di un operatore.

Questa tecnologia è in rapido sviluppo ed è già diventata tanto affidabile da supportare applicazioni di customer care e real-time marketing: anche se non lo sapete, potrebbe essere un chatbot a rispondervi quando chiedete chiarimenti al vostro fornitore di energia e gas, quando interrogate il vostro brand preferito sulla disponibilità dell’ultima collezione, persino quando chiedete consiglio alla banca per investire i vostri risparmi.

Fondamentale per un chatbot è la facilità d’uso, poichè chiunque può utilizzarlo senza dover imparare nulla di nuovo, semplicemente continuando a usare i portali, le app o i sistemi di messaggistica a cui si è già abituati. Dal punto di vista tecnico, i chatbot sono infatti App-in-App, cioè applicazioni sviluppate all’interno di altre tecnologie con l’obiettivo di ampliarne le funzionalità o aggiungere servizi. I chatbot utilizzano di solito algoritmi, proprietari o aperti, di intelligenza artificiale e analisi semantica, ma l’utente li vede esposti come un semplice link, su cui cliccare per accedere in modo trasparente al servizio.