L’Industria 4.0 sembra quindi finalmente prendere quota anche in Italia, e il piano di incentivi messo a punto dal Ministero dello Sviluppo Economico comincia a dare qualche frutto, considerando che gli ordini di macchinari industriali e software sono cresciuti del 9% negli ultimi mesi. La spesa per i soli robot da integrare in fabbrica ha superato i 4 miliardi di euro nel primo trimestre dell’anno. La spinta dei benefici fiscali è innegabile perché, grazie all’iperammortamento, un impianto pagato 1 milione di euro potrà ad esempio essere imputato a bilancio per 2,5 milioni di euro con un evidente vantaggio per l’acquirente. 

Le tecnologie digitali e mobile stanno contribuendo al rilancio di diversi settori industriali, tra cui in particolare l’automotive, l’avionica, la manifattura tradizionale e l’alimentare. I risultati, misurati ormai da tante esperienze di successo, vanno dall’efficientamento dei costi all’aumento della produttività, dall’innovazione di prodotto all’interazione più efficace con clienti, partner e fornitori. 

Tra gli ostacoli che ancora frenano gli investimenti 4.0 torna però il tema delle competenze tecnologiche e digitali, che il 35% delle imprese ritiene di non possedere al proprio interno. Uno studio del laboratorio RISE (Research & Innovation for Smart Enterprises) dell’Università degli Studi di Brescia ha evidenziato che solo il 50% delle PMI gestisce i progetti 4.0 attraverso personale proprio ma, della restante metà, soltanto l’1% ha individuato consulenti o partner esterni in grado di colmare il gap. 

Proprio questo è il valore che digital factory esperte come Posytron possono portare alle PMI: se volete affrontare la trasformazione digitale, ma ritenete di non avere il know-how giusto per sviluppare un percorso di successo, affidatevi ai nostri professionisti. Tracceremo insieme la strada migliore per raggiungere i vostri obiettivi, realizzando le soluzioni che potranno davvero contribuire a far crescere il vostro business.