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15/11/2017
La PA al bivio del digitale

Consumatori sempre più tecnologici, imprese aperte alle logiche 4.0, enti pubblici che ancora faticano a trasformare i propri processi e offrire servizi digitali ai cittadini: nonostante i significativi progressi degli ultimi anni, la Pubblica Amministrazione resta il fanalino di coda nella modernizzazione del Paese.  

La cultura delle organizzazioni pubbliche sta comunque cambiando, tanto che oltre il 90% dei dirigenti pubblici italiani è convinto che la trasformazione digitale possa avere effetti positivi per l’ente di cui fanno parte, e il 40% pensa che la PA come la conosciamo oggi avrà un volto completamente diverso entro i prossimi cinque anni. I dati vengono dallo studio “Fit for Digital: Co-creation in the Age of Disruption”, commissionato da Fujitsu, che ha messo a confronto un campione di oltre 1.100 decisori pubblici e privati in diversi Paesi europei.  

L’Italia certamente non brilla rispetto alle altre amministrazioni, ma è positivo il fatto che due terzi degli enti nostrani abbia già effettuato investimenti in nuove tecnologie, e il 43% stia lavorando sulla formazione interna. Tra le barriere che ostacolano l’innovazione, è proprio la carenza di competenze digitali la più citata, seguita dal timore di spendere per sistemi destinati a una rapida obsolescenza, o incapaci di generare risultati rilevanti rispetto agli obiettivi fissati. 

Se il 60% degli intervistati crede non solo si possa, ma si debba investire nell’innovazione, il 50% lamenta la mancanza di una visione strategica, che si traduce nella tendenza a fare scelte tattiche, selezionando tecnologie che non si integrano fra loro e quindi aumentano la complessità, piuttosto che ridurla. 

Esiste anche un fattore temporale di cui tenere conto. Il 67% degli amministratori italiani vorrebbe accelerare gli investimenti, pur riconoscendo di avere a disposizione risorse limitate

Come uscire da questo guado? La soluzione non è poi così difficile: gli enti pubblici possono affidarsi a partner esperti che, come la nostra digital factory, hanno le giuste competenze tecnologiche e manageriali, e possano guidarli in un percorso di trasformazione digitale orientato al raggiungimento di obiettivi concreti e misurabili.