Il 2017 ha dato soddisfazione alla grande distribuzione e, in particolare, alle
catene franchising, che hanno incrementato in misura importante la propria presenza nei centri commerciali, negli aeroporti, nelle stazioni e soprattutto nelle maggiori città italiane. Secondo gli ultimi dati di
Confimprese, nel
2017 il settore ha registrato ricavi complessivi per quasi
150 miliardi di euro, con una
crescita del 5,2% rispetto all’anno precedente. Le prospettive sono molto buone, con l’attesa
apertura di circa 1.000 nuovi punti vendita che, sparsi lungo tutta la penisola, daranno lavoro a
10mila addetti.
Tra le categorie merceologiche che stanno avendo maggior successo ci sono il food e la ristorazione, con insegne in fortissimo sviluppo come Rossopomodoro, Old Wild West e Chef Express, e il fashion, dove tra le realtà più quotate troviamo Carpisa, Yamamay e Pittarosso. Quali elementi hanno trainato l’aumento delle vendite? Innanzitutto una migliore organizzazione dei punti vendita, con aperture estese in orario serale e nei week-end, e la maggiore formazione del personale, con training finalizzati ad affinare la capacità di ascolto dei clienti e, in qualche caso, imparare a gestire bene anche la clientela straniera.
Innegabile però l’importanza del marketing e della comunicazione: le catene che oggi vediamo in cima alle classifiche di vendita sono quelle che hanno investito di più e meglio nella costruzione di un brand, che sia immediatamente riconoscibile dal cliente e quindi in grado di generare fiducia e rassicurazione. Il consumatore sa dunque cosa aspettarsi ancora prima di varcare la soglia del negozio, ed è sempre più propenso a recarsi sul punto vendita quando sa di poter trovare un’esperienza unica e altamente coinvolgente. Secondo Gfk, ad esempio, il 43% degli italiani apprezza i negozi con installazioni di realtà aumentata o virtuale.
Investire sulla shopping experience è una strada vincente per le insegne, così come la capacità di sfruttare le tecnologie digitali e mobile per coinvolgere il consumatore prima, durante e dopo l’acquisto. La fidelizzazione del cliente e la possibilità di costruire una relazione di lungo periodo passa infatti dall’offerta di contenuti originali e rilevanti, che possano catturare l’attenzione della persona e invogliarla a recarsi in negozio.
Chissà che qualcuno dei 1.000 punti vendita che apriranno nei prossimi mesi non stia già considerando di usare
una piattaforma come Movibell per lanciare delle campagne sorprendenti di
mobile marketing di prossimità...