Torniamo a parlare di proximity marketing, ovvero dell’opportunità di interagire con le persone quando si trovano in prossimità o all’interno di un determinato luogo, sia esso un ristorante, un negozio o un punto vendita di qualsiasi natura. Dalla distribuzione dei classici volantini all’attività dei promoter, con la tecnologia digitale e mobile il proximity marketing è decollato e vede oggi investimenti in crescita da parte delle maggiori catene della grande distribuzione, ma anche di negozi e attività commerciali indipendenti.
Sono cambiati gli strumenti (oggi tutto passa dallo smartphone che chiunque ha in tasca), ma i presupposti su cui si basa il proximity marketing sono rimasti gli stessi, perché si tratta sempre di agire in un’area geografica limitata – il punto vendita e le immediate vicinanze – e in uno specifico momento – quando il cliente è potenzialmente interessato all’acquisto.
A cosa serve il proximity marketing,
e quali vantaggi possono avere i negozianti e i brand che lo provano? Prendiamo ad esempio
Macy's, la catena americana tra le più celebri al mondo. Per il giorno del Ringraziamento ha deciso di
inviare dei coupon sconto a tutti coloro che si avvicinavano allo
store di Herald Square, a New York, utilizzando la tecnologia beacon e delle
notifiche push. I risultati sono stati decisamente positivi, con un aumento delle visite in negozio (
sono entrate il 63% delle persone che aveva ricevuto il coupon) e una
buona conversione in acquisti.
Anche nei luxury store di
Lord & Taylor viene usato il proximity marketing. Qui l’obiettivo è
raggiungere i clienti con proposte ultramirate, portando sui loro smartphone non solo sconti e offerte, ma anche le ultime novità e suggerimenti personalizzati per combinare capi e accessori in modo originale, elaborati
sulla base del profilo e delle preferenze del singolo utente.
La catena di abbigliamento
Nordstrom ha invece trovato nel mobile uno strumento per approfondire la conoscenza della clientela: quando si trovano all’interno di un punto vendita, le persone possono ricevere delle
notifiche che promuovono una
selezione di prodotti a un prezzo speciale. A chi esce senza aver acquistato viene poi segnalata la possibilità di
comprare online, magari in un momento successivo, alle stesse condizioni. Questo permette all’azienda di
studiare le abitudini delle persone e ricavare informazioni utili alla definizione delle prossime campagne.
Ma il proximity marketing è solo per le grandi catene? Niente affatto! Con piattaforme digitali come Movibell, anche i piccoli negozi, i bar e i ristoranti possono realizzare delle campagne efficaci di mobile marketing di prossimità senza investimenti eccessivi. E senza nemmeno dover installare dei beacon.