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28/5/2018
Più aumentata, meno virtuale

La realtà aumentata (AR)virtuale (VR) sono in netta crescita e alimentano un mercato che, solo per i dispositivi di visualizzazione, in Italia vale già 50 milioni di euro, con tassi medi di crescita annua superiori al 60%. Oggi i dispositivi VR rappresentano quasi il 90% del totale, la loro domanda è trainata soprattutto dagli utenti consumer e delle applicazioni legate al mondo del gaming. Considerato lo sviluppo dei visori di ultima generazione, gli analisti prevedono però che le vendite di questi device possano rallentare a partire dal 2020. 

Non è solo la disponibilità di strumenti diversi a mettere in “crisi” il mercato VR. La tecnologia AR sta dimostrando di avere maggiori potenzialità, in particolare per applicazioni B2B o in tutti i casi in cui sia più efficace mescolare la realtà fisica e quella digitale sovrapponendole in un mix inedito per l’utente. è proprio nel segmento professionale che gli esperti intravedono i modelli di business più remunerativi, con un giro d’affari che in Italia dovrebbe passare da 6 a 120 milioni di euro entro i prossimi tre anni. 

Qualche esempio? In alcune catene retail si sta sperimentando l’utilizzo dell’AR all’interno dei punti vendita, dando alle persone la possibilità di esplorare contenuti o servizi aggiuntivi prima di acquistare un certo prodotto. In un impianto industriale, l’AR può invece essere usata a supporto dei processi di manutenzione, per controllare i parametri e il funzionamento di una macchina, per verificare i consumi energetici o il rispetto di alcune variabili.  

Un architetto potrebbe usare l’AR per presentare in modo innovativo un progetto, lasciando che il cliente possa entrare nell’edificio o nell’appartamento, muoversi nello spazio e visualizzarne tutti i dettagli. In campo medico, l’AR è già stata adottata in molte strutture a supporto di interventi chirurgici e trattamenti riabilitativi, ma anche per migliorare la diagnostica e la gestione dei fascicoli relativi ai pazienti. 

I tool di sviluppo ora disponibili sia per le piattaforme iOS sia Android contribuiranno certamente ad accelerare la diffusione delle applicazioni AR, e in un futuro alquanto prossimo questa tecnologia sarà sempre più vicina e famigliare – non solo per giocare e divertirsi, ma anche per lavorare.