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20/7/2018
Qualità della vita: Belluno è al top

Come si misura la qualità della vita? Secondo Il Sole 24 Ore, occorre misurare e bilanciare sei elementi, ovvero la ricchezza e i consumi, il lavoro e la capacità innovativa, l’ambiente e i servizi, l’andamento demografico, la giustizia e la sicurezza, la cultura e l’offerta per il tempo libero. Nell’annuale classifica che mette a confronto i 110 capoluoghi italiani di provincia, Belluno batte tutti, ma nelle prime dieci posizioni troviamo altre città montane come Aosta, Sondrio, Bolzano, Trento e Verbano-Cusio-Ossola. Segno che il benessere dei cittadini si colloca soprattutto ad alta quota? 

Non è ovviamente una questione di altitudine, ma rispetto ai parametri considerati tutte le grandi città perdono terreno: da Genova a Torino, da Milano a Roma, solo Palermo e Napoli riescono a conservare o migliorare i punteggi ottenuti l’anno precedente. Questo si spiega con il fatto che i soli parametri economici e occupazionali, dove generalmente i centri maggiori hanno i risultati più rilevanti, non sono sufficienti a rendere felici le persone. 

La sostenibilità ambientale e un utilizzo responsabile delle risorse naturali sono oggi un criterio sempre più usato per scegliere dove abitare. Ancora più importante è la disponibilità e l’accessibilità dei servizi e del welfare, dagli asili nido all’assistenza agli anziani. Rispetto a questo specifico indicatore, Sondrio, Trieste e Livorno sono le migliori città d’Italia, mentre Aosta, Trento e Bolzano salgono sul podio se si considerano parametri come la densità abitativa, il tasso di natalità o la quota dei laureati sulla popolazione giovane. 

Vivere in un centro tranquillo e sicuro è una priorità per molte famiglie: le realtà con più criminalità percepita e un maggior indice di litigiosità sono Bari, Roma e Milano. Da preferire invece Firenze, Roma e Siena per chi cerca eventi culturali, cinema e teatri, librerie e luoghi di ritrovo.  

E la tecnologia? La classifica non misura direttamente la capacità delle amministrazioni di usare gli strumenti digitali e mobile per favore l’accesso ai servizi o la partecipazione delle persone, ma è indubbio che anche questo contribuisca a rendere le città più vivibili. Lo dimostra il caso di Udine – 10° capoluogo in Italia secondo Il Sole 24 Ore – dove da diversi anni la nostra piattaforma ePart viene usata dai cittadini per collaborare alla manutenzione degli spazi pubblici e al decoro urbano.