Come si misura la qualità della vita? Secondo Il Sole 24 Ore, occorre misurare e bilanciare sei elementi, ovvero la
ricchezza e i
consumi, il
lavoro e la
capacità innovativa, l’
ambiente e i
servizi, l’
andamento demografico, la
giustizia e la
sicurezza, la
cultura e l’offerta per il
tempo libero. Nell’annuale
classifica che mette a confronto i 110 capoluoghi italiani di provincia,
Belluno batte tutti, ma nelle prime dieci posizioni troviamo altre città montane come Aosta, Sondrio, Bolzano, Trento e Verbano-Cusio-Ossola. Segno che il benessere dei cittadini si colloca soprattutto ad alta quota?
Non è ovviamente una questione di altitudine, ma rispetto ai parametri considerati tutte le grandi città perdono terreno: da Genova a Torino, da Milano a Roma, solo Palermo e Napoli riescono a conservare o migliorare i punteggi ottenuti l’anno precedente. Questo si spiega con il fatto che i soli parametri economici e occupazionali, dove generalmente i centri maggiori hanno i risultati più rilevanti, non sono sufficienti a rendere felici le persone.
La sostenibilità ambientale e un utilizzo responsabile delle risorse naturali sono oggi un criterio sempre più usato per scegliere dove abitare. Ancora più importante è la disponibilità e l’accessibilità dei servizi e del welfare, dagli asili nido all’assistenza agli anziani. Rispetto a questo specifico indicatore, Sondrio, Trieste e Livorno sono le migliori città d’Italia, mentre Aosta, Trento e Bolzano salgono sul podio se si considerano parametri come la densità abitativa, il tasso di natalità o la quota dei laureati sulla popolazione giovane.
Vivere in un centro tranquillo e sicuro è una priorità per molte famiglie: le realtà con più criminalità percepita e un maggior indice di litigiosità sono Bari, Roma e Milano. Da preferire invece Firenze, Roma e Siena per chi cerca eventi culturali, cinema e teatri, librerie e luoghi di ritrovo.
E la tecnologia? La classifica non misura direttamente la capacità delle amministrazioni di usare gli strumenti digitali e mobile per favore l’accesso ai servizi o la partecipazione delle persone, ma è indubbio che anche questo contribuisca a rendere le città più vivibili. Lo dimostra il caso di Udine – 10° capoluogo in Italia secondo Il Sole 24 Ore – dove da diversi anni la nostra piattaforma ePart viene usata dai cittadini per collaborare alla manutenzione degli spazi pubblici e al decoro urbano.