Andare all’estero per farsi curare, sperando in un’assistenza migliore e in prezzi più clementi: è questo l’obiettivo dei 14 milioni di persone che, secondo i consulenti di PwC, ogni anno si spostano per motivi sanitari. Non ci sono solo le persone bisognose di cure essenziali, oppure chi, come molti americani, cerca di evitare i costi elevatissimi dell’assistenza medica in patria.
I protagonisti del cosiddetto ‘turismo sanitario’ sono sempre più pazienti che vogliono coniugare la salute con un’assistenza a cinque stelle, concedendosi – con il benestare del medico – una convalescenza in strutture di lusso e, perché no, un po’ di shopping. Se la Germania è tra le mete preferite per la neurologia e l’ortopedia, si vola a Dubai per la chirurgia estetica o i trattamenti anti-obesità, mentre Singapore è da tenere in considerazione per la cardiochirurugia e l’oftalmologia.
Questo spiega il successo di cliniche come il
Bumrungrad International Hospital di Bangkok, in Thailandia, dove ogni anno si fanno curare quasi 350 mila pazienti provenienti da tutto il mondo con servizi esclusivi, oppure piattaforme come
Medigo, che permettono di organizzare trasferte sanitarie chiavi in mano per qualsiasi budget.
Accanto agli operatori che offrono i servizi medici veri e propri, il fenomeno dei turismo sanitario oggi muove un indotto globale di oltre 68 miliardi di dollari, in cui entrano a pieno titolo tour operator e alberghi per accogliere tanto i pazienti quanto i famigliari, centri benessere e riabilitativi, ristoranti specializzati in diete o regimi alimentari particolari, assistenti personali e persino shopping valet.
Si trovano facilmente sul web, ma molti di questi operatori hanno cominciato ha
usare il mobile per avere maggiore visibilità e, in modo del tutto lecito, farsi conoscere da chi visita una certa città per motivi sanitari, oppure per accompagnare qualcuno. Con il
Mobile marketing di prossimità diventa ad esempio più semplice
essere individuati attraverso lo smartphone, raggiungendo
le persone che si muovono vicino a un ospedale, una clinica o qualsiasi altro punto d’interesse. Ovvero farsi trovare dove e quando serve.