Posytron.com
LinkedIn Facebook Twitter Google+ YouTube Pinterest
Posytron - Tieniti sempre aggiornato con PosyNews, la newsletter di Posytron
 
News
Home > News > Archivio News > Dettaglio News

News


13/4/2018
Intelligenza artificiale, si muove l’Europa

L’intelligenza artificiale è sempre più presente nelle industrie, ha applicazioni per la medicina e l’inclusione dei disabili, può essere applicata alla gestione dell’energia così come del marketing. Se aumentano le soluzioni basate sull’AI, cresce di pari passo l’interesse delle istituzioni e la volontà di promuovere questa tecnologia come occasione di sviluppo economico e sociale

Anche l’Unione Europea sta mettendo a punto un piano ad hoc e, nel biennio 2019-20, sono pronti investimenti per almeno un miliardo di euro, con cui saranno finanziati progetti di ricerca in applicazioni, piattaforme e reti avanzate. Sarà favorita la costituzione di partnership tra soggetti pubblici e privati, mentre nel bilancio 2020-27 la Commissione europea potrebbe arrivare a stanziare fino a 14 miliardi di euro per l’AI

I fondi di Bruxelles, che si aggiungeranno a eventuali piani nazionali, serviranno ad accelerare lo sviluppo di applicazioni per le persone e le aziende, con particolare attenzione alle soluzioni che potrebbero avere un risvolto sociale o contribuire a migliorare la qualità della vita delle città.  

Non saranno trascurate le questioni etiche: entro il 2019 sarà infatti presentato un codice per regolamentare l’uso dell’AI in situazioni potenzialmente delicate come, ad esempio, nelle diagnosi e nella definizione di terapie mediche, nell’analisi dei dati finanalizzati alla selezione del personale, fino all’utilizzo in settori particolari come l’energia e gli armamenti.  

Grande attenzione sarà dedicata anche all’impatto sull’occupazione. Secondo un sondaggio coordinato da Eurobarometro, oltre il 70% dei cittadini UE teme di perdere il proprio posto di lavoro per colpa di un robot. Sarà dunque necessario prevenire l’obsolescenza di determinate figure professionali attraverso programmi mirati di formazione e riqualificazione, ma soprattutto far crescere le competenze digitali delle persone perché possano approfittare (e non subire) delle trasformazioni che l’AI sta portando con sè. 

Una cosa è certa: l’intelligenza artificiale è la nuova frontiera dell’innovazione tecnologica e l’Europa non può perdere questa opportunità