Quando si parla di shopping, l’Italia ha sempre un posto speciale nel cuore – e nel portafoglio – dei turisti stranieri. Lo conferma una recente indagine di Premier Tax Free, una delle aziende attive nel tax free shopping, ovvero nei servizi che consentono ai turisti di recuperare l’Iva sugli acquisti effettuati in un Paese straniero. 

Nel mese di marzo, le vendite tax free in Europa hanno sofferto un calo medio dell’8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ma nel nostro Paese sono aumentate del 3,2%. L’andamento è stato positivo anche in Austria (+4,1%) e Svizzera (+2,4%), mentre il segno meno ha pesato su Francia (-12,4%), Gran Bretagna (-6,9%), Germania (-20,1%), Spagna (-3,2%) e Portogallo (-18,2%). Gli analisti spiegano questi risultati con le fluttuazioni dell’euro, che in questo momento non incoraggiano la spesa straniera, e con gli eventi legati al terrorismo e la politica internazionale, che contribuiscono a rendere alcune destinazioni meno appetibili perché ritenute meno sicure.  

L’Italia continua invece a essere tra le mete preferite dei globe shopper, che del Belpaese apprezzano l’arte e la cultura, i paesaggi e la buona tavola, ma anche la possibilità di fare acquisti scegliendo tra le migliori firme mondiali della moda, delle calzatura e del design. In marzo gli scontrini tax free sono stati soprattutto dei turisti cinesi (+13%) e arabi (+17%), mentre meno rilevanti sono stati gli acquisti dei visitatori americani, russi, sudcoreani e thailandesi.  

Le previsioni per i prossimi mesi indicano un incremento del tax free a livello europeo nell’ordine del 2%, con un netto balzo in avanti dell’Italia dove le vendite dovrebbero crescere dell’8% circa. Mentre si preparano ad accogliere i turisti provenienti da tutto il mondo, sono sempre più numerosi i negozianti che stanno provando Movibell, la nostra piattaforma per il mobile marketing di prossimità. 

Con Movibell, farsi notare da un viaggiatore cinese, giapponese, arabo o russo non è un problema: la mobile app è disponibile anche in inglese e permette di coinvolgere le persone, attraverso lo smartphone, quando si trovano a pochi passi dal punto vendita. Facile, no?