Posytron.com
LinkedIn Facebook Twitter Google+ YouTube Pinterest
Posytron - Tieniti sempre aggiornato con PosyNews, la newsletter di Posytron
 
News
Home > News > Archivio News > Dettaglio News

News


7/7/2018
Al mobile proximity marketing non servono i beacon

La maggior parte di noi usa lo smartphone sempre e ovunque, e questo ha indubbiamente contribuito all’esplosione di quelle che vengono chiamate le ‘contextual user information’. Di cosa si tratta? Sono dati, inclusa la nostra posizione, che riguardano il contesto e il momento in cui accediamo alla Rete. Uno dei modi con cui i brand possono usare tali informazioni, ovviamente raccolte ed elaborate in modo lecito, è il proximity marketing, cioè la possibilità di studiare delle campagne rivolte alle persone che si trovano in una certa area geografica, ad esempio vicino a un negozio, un luogo o altro punto di interesse. 

Molti negozianti fanno proximity marketing attraverso soluzioni basate sui beacon che richiedono, oltre all’installazione di questi dispositivi nei punti vendita, anche lo sviluppo di una specifica mobile app. Tra i casi internazionali più noti c’è  Macy's, che ha cominciato a inviare ai clienti messaggi promozionali quando si trovano dentro agli store, dando anche la possibilità di accedere a info aggiuntive sui prodotti in determinate corsie. In alcuni supermercati  Auchan in Europa, le persone vengono invece guidate attraverso la mobile app nei reparti meno affollati, possono visualizzare le promozioni in corso o ricevere notifiche personalizzate mentre fanno la spesa. 

Conoscere la posizione e il profilo di un cliente serve dunque a migliorare il marketing e la comunicazione, ma offre anche ai negozianti l’opportunità di studiare da vicino i comportamenti e le preferenze delle persone per offrire un servizio migliore. Si possono ad esempio contare le visite in negozio, misurare l’effetto di una campagna, monitorare le reazioni a un’iniziativa o all’introduzione di una determinata innovazione – poiché siamo nell’ambito del trattamento dei dati personali, è bene ricordare che questo tipo di analisi deve sempre essere condotta nel rispetto della privacy, come previsto dalla normativa GDPR ora in vigore. 

Quali sono i limiti di questo approccio al proximity marketing? Innanzitutto, attrezzare I punti vendita con dei beacon e realizzare una mobile app implica la disponibilità di un budget consistente, di norma appannaggio delle catene più grandi. Sono inoltre soluzioni molto complesse, che richiedono tanta manutenzione e l’intervento di persone qualificate. 

Esiste un’alternativa semplice e meno costosa? Certo, le piattaforme mobile come Movibell permettono a negozi, ristoranti e bar di interagire con le persone che passano vicino al punto vendita o al suo interno, senza bisogno di installare alcun dispositivo hardware o software. Movibell offre un’interfaccia intuitiva e molto facile, per cui può essere usata dal responsabile marketing o dal titolare nel negozio anche se non particolarmente esperti di tecnologia. 

La soluzione defisce un’area di circa 200 metri intorno al punto vendita, all’interno della quale chiunque abbia uno smartphone con la mobile app Movibell e il Gps attivo può essere raggiunto. Le persone vengono avvisate della presenza di un Canale – corrispondente al negozio o al luogo – e, se decidono di seguirlo, ricevono aggiornamenti e notifiche sui prodotti disponibili, le promozioni in corso, gli eventi e qualsiasi altra novità. La piattaforma è assolutamente conforme al GDPR, perché prevede il consenso dell’utente alla raccolta e trattamento dei suoi dati.   

Pronti a testare Movibell già oggi?