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30/10/2018
L’innovazione digitale entra nei musei

Al Museo Archeologico Nazionale di Taranto si usa la tecnologia per valorizzare i reperti, agli Uffizi di Firenze si sperimentano degli algoritmi per smaltire le code all’ingresso, al Polo del 900 di Torino è arrivata la realtà virtuale, mentre al Museo di Trento sono cominciati i lavori per la costruzione di un planetario e teatro digitale. Progetti davvero innovativi, segno del fatto che la tecnologia è entrata a pieno titolo tra gli strumenti che le strutture museali usano per attirare visitatori e promuovere la conoscenza.

La sfida dell’audience engagement è però tutt’altro che vinta, e molti rimproverano ai musei di continuare a ragionare per singoli progetti, senza trovare il coraggio di ripensare radicalmente l’esperienza che viene offerta ai visitatori, creando ad esempio percorsi interattivi o sfruttando le tecnologie mobile per aprirsi a logiche di gamification. La storica resistenza al cambiamento è comunque in parte risolta, tanto che l’allocazione dei fondi e delle risorse disponibili tende sempre più a considerare una quota da destinare all’innovazione.

Da accelerare è senza dubbio l’utilizzo del marketing digitale e mobile. Gran parte dei musei italiani, sia pubblici sia privati, ha un sito web e un servizio di biglietteria elettronica, ma ancora pochi hanno definito una strategia veramente integrata, in cui attivare in modo sinergico canali social, mobile app, sistemi di messaggistica.

Con piattaforme digitali come Movibell, ad esempio, è possibile creare un Canale geolocalizzato per il museo, che saprà farsi riconoscere con un caratteristico trillo ogni volta che una persona passerà a circa 200 metri di distanza con lo smartphone in tasca e la mobile app attiva. Grazie a Movibell, l’utente sarà così sempre aggiornato sugli orari di apertura, le mostre in corso, gli eventi in programma o le iniziative speciali a cui partecipare, con anche la possibilità di acquistare i biglietti o prenotare una visita.

Facile, no? La trasformazione digitale dei musei passa (anche) dalla tecnologia mobile.