Schiacciata tra i Baby Boomers e i Millennials,
la Generazione dei nati tra il 1965 e il
1985 è stata non a caso chiamata X per la difficoltà di assegnarle
un’etichetta evocativa. I quarantenni di oggi – quasi 70 milioni nel mondo – si
dividono tra lavoro e famiglia, spesso con figli ancora piccoli, quasi sempre
con un mutuo da pagare e tanta ansia per il futuro.
Delusi dalla politica e le istituzioni tradizionali,
gli X ricevono poca attenzione da sociologi ed esperti di marketing, eppure
hanno dimostrato di avere una capacità di spesa non indifferente: il loro budget annuo per lo shopping supera
di almeno il 30% quello dei Millennials, e del 10% quello dei genitori Baby
Boomers. Poiché molti quarantenni hanno oggi posizioni manageriali in aziende e organizzazioni pubbliche, non è
da sottovalutare il loro potere di esercitare una certa influenza sulle
decisioni d’acquisto, anche in ambito B2B.
Ma come coinvolgere questa
generazione così pragmatica? Da notare innanzitutto che che gli X usano lo smartphone e i media digitali tanto
quanto i Millennials. L’88% dei quarantenni naviga quotidianamente in
Rete e l’80% frequenta i social, il 39% guarda la TV via Internet e il 15%
preferisce gli e-book alla carta stampata. Un
buon canale di ingaggio è senza dubbio Facebook che, almeno per il momento, ha un tasso di penetrazione molto alto tra i
quarantenni (45 milioni di utenti stimati nel mondo).
L’e-mail marketing ha ancora grande presa su questo target, se consideriamo che ogni
persona ha in media 2 o 3 indirizzi che controlla attivamente tanto al lavoro,
quanto nel tempo libero, usando pc e smartphone quasi in egual misura.
Le ricerche indicano
inoltre che la generazione X apprezza
molto coupon e buoni sconto, magari non nella forma cartacea che continua a
piacere ai Baby Boomers, piuttosto attraverso carte fedeltà o le stesse e-mail.
I quarantenni sono infatti tra i più
attenti alle promozioni, ma anche ai programmi che permettono di ricevere
premi o ulteriori sconti accumulando acquisti e punti. Ancora meglio quando
sono in palio regali per i bambini (Esselunga docet).
Non dimentichiamo infine
che gli X amano molto stare in compagnia ed è proprio il bisogno di socialità a
rallentare, secondo alcuni analisti, la loro propensione all’e-commerce. Questa generazione compra online perché è
comodo e conveniente, ma appena può corre a fare la spesa al supermercato o
nei piccoli negozi di quartiere, dove si ha la possibilità di guardare,
toccare, provare e confrontare. Anche per l’abbigliamento, le calzature e
l’elettronica di consumo, le categorie per cui l’acquisto via Internet è più
frequente, la scelta viene spesso fatta prima sul punto vendita.
E quando arrivano a fidarsi di una marca o un negozio,
state certi che non lo abbandoneranno molto facilmente – ecco perché tanti
brand sono tornati a occuparsi di loro.