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19/11/2018
Che fine ha fatto la Generazione X?

Schiacciata tra i Baby Boomers e i Millennials, la Generazione dei nati tra il 1965 e il 1985 è stata non a caso chiamata X per la difficoltà di assegnarle un’etichetta evocativa. I quarantenni di oggi – quasi 70 milioni nel mondo – si dividono tra lavoro e famiglia, spesso con figli ancora piccoli, quasi sempre con un mutuo da pagare e tanta ansia per il futuro.

Delusi dalla politica e le istituzioni tradizionali, gli X ricevono poca attenzione da sociologi ed esperti di marketing, eppure hanno dimostrato di avere una capacità di spesa non indifferente: il loro budget annuo per lo shopping supera di almeno il 30% quello dei Millennials, e del 10% quello dei genitori Baby Boomers. Poiché molti quarantenni hanno oggi posizioni manageriali in aziende e organizzazioni pubbliche, non è da sottovalutare il loro potere di esercitare una certa influenza sulle decisioni d’acquisto, anche in ambito B2B.

Ma come coinvolgere questa generazione così pragmatica? Da notare innanzitutto che che gli X usano lo smartphone e i media digitali tanto quanto i Millennials. L’88% dei quarantenni naviga quotidianamente in Rete e l’80% frequenta i social, il 39% guarda la TV via Internet e il 15% preferisce gli e-book alla carta stampata. Un buon canale di ingaggio è senza dubbio Facebook che, almeno per il momento, ha un tasso di penetrazione molto alto tra i quarantenni (45 milioni di utenti stimati nel mondo).

L’e-mail marketing ha ancora grande presa su questo target, se consideriamo che ogni persona ha in media 2 o 3 indirizzi che controlla attivamente tanto al lavoro, quanto nel tempo libero, usando pc e smartphone quasi in egual misura.

Le ricerche indicano inoltre che la generazione X apprezza molto coupon e buoni sconto, magari non nella forma cartacea che continua a piacere ai Baby Boomers, piuttosto attraverso carte fedeltà o le stesse e-mail. I quarantenni sono infatti tra i più attenti alle promozioni, ma anche ai programmi che permettono di ricevere premi o ulteriori sconti accumulando acquisti e punti. Ancora meglio quando sono in palio regali per i bambini (Esselunga docet).

Non dimentichiamo infine che gli X amano molto stare in compagnia ed è proprio il bisogno di socialità a rallentare, secondo alcuni analisti, la loro propensione all’e-commerce. Questa generazione compra online perché è comodo e conveniente, ma appena può corre a fare la spesa al supermercato o nei piccoli negozi di quartiere, dove si ha la possibilità di guardare, toccare, provare e confrontare. Anche per l’abbigliamento, le calzature e l’elettronica di consumo, le categorie per cui l’acquisto via Internet è più frequente, la scelta viene spesso fatta prima sul punto vendita.

E quando arrivano a fidarsi di una marca o un negozio, state certi che non lo abbandoneranno molto facilmente – ecco perché tanti brand sono tornati a occuparsi di loro.