Non è solo l’e-commerce che spinge i negozi a cambiare pelle, piuttosto la consapevolezza che i consumatori sono cambiati e, avendo maggiori possibilità di scelta, chiedono ai punti vendita quel qualcosa in più che solo l’esperienza dal vivo può dare. Un’esperienza che non possiamo certo definire analogica, visto che la tecnologia guida ormai l’evoluzione del settore retail.

Secondo IDC, nel 2018 la GDO ha investito in ICT quasi 1,1 trilioni di dollari a livello mondiale, quasi il 17% in più dell’anno scorso. Tra gli scenari delineati nelle ‘FutureScope: Worldwide Retail Predictions’, è l’omnicanalità quello su cui gli analisti sentono di poter maggiormente scommettere: proprio sulla capacità di coniugare in modo innovativo la dimensione online con quella offline, assicurando la massima integrazione nel passaggio da un canale all’altro, si gioca infatti il successo presente e futuro di molti retailer.

C’è poi il grande tema dell’in-store, ovvero del concepire il punto vendita non solo come luogo di vendita, ma anche e soprattutto come spazio (e tempo) in cui costruire la relazione tra il brand e il suo cliente. Offrire il Wi-Fi non basta più, vediamo sempre più schermi interattivi, camerini e specchi intelligenti, percorsi multisensoriali, applicazioni di realtà aumentata,  assistenti virtuali che accompagnano la visita in negozio con suggerimenti e proposte.

La trasformazione digitale e mobile ha investito in pieno anche l’area dei pagamenti, con il proliferare di soluzioni che permettono a chi rinuncia ai contanti non solo di saltare la fila, ma persino di dimenticare password e PIN grazie all’impiego di tecnologie basate sul riconoscimento facciale.

Resta però un problema di fondo, cioè quello di convincere le persone a varcare la soglia del negozio, rendendolo visibile e riconoscibile anche all’utente più distratto. Gli esperti sono qui concordi nel ritenere il mobile e i sistemi di localizzazione gli strumenti da cavalcare, con l’opportunità di attirare l’attenzione delle persone che si muovono vicino al punto vendita prima che possano passare oltre.

Tra le piattaforme più innovative, eppure meno invasive, brilla Movibell: questa soluzione permette di richiamare e coinvolgere il cliente tramite una mobile app, condividendo contenuti mirati e altamente personalizzati. è al tempo stesso rispettosa della privacy individuale, perché lascia all’utente la possibilità di decidere dove, quando e come vuole essere raggiunto.

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